PERSO NEI TUOI VERSI

Questa giornata ha un solo vero senso:
era iniziata come un giorno insulso,
ma il mio cuore, già trepido, sussulta
all’accenno dei tuoi sapidi versi!

Scrivi di un quotidiano che conosco,
che – donna – vedi con occhi diversi;
mi decodifichi arcani segreti e
tergi con diafana mano finestre.

Ti mostri nuda in tutta bellezza
e io scruto dentro i tuoi occhi persi,
ma poi, discreto, distolgo lo sguardo,
riconoscente che tu sia – sorella?

 
 
 
 

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NON PENSARE PERSIANE SENZA LUNA

La luna sembra partita con te,
restano, rauche, le rane sfacciate.
Mi restano anche le tue persiane,
odiose, tristi, mute e rassegnate…

Ho riaperto anche oggi per te
il solito varco tra i cassonetti,
ma perché mai, se tu, così lontana,
tornerai solo a ottobre con le greggi?

La magnolia… lei delizia tuttavia,
anche senza di te con le tue lacrime,
che sono scarse, forse, ma non certo
perché tu lo amassi poco o male,

ma solo perché tu, cara amica mia,
compagna di passeggiate minime,
tu sei più forte di noi tutti
messi insieme!

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MARMELATA DE ZHUCA

 

 

A Debora

 

Ho fat tanta strada par ti,
par sentir la to banda,
rivà sol par doi marce,
ma proprio le ultime doi!
Ma ho catà ’n bel soriso,
che sol te regala la musica;
gente simpatica e can;
marmelata de zhuca…

 

Quanti ricordi che torna
te la testa, ’na sera,
ricordi de me nona Gusta,
che fea la zuca tel forno,
(che bona!) e mi che, ’ncora
boceta, non capìe che che
’ste zhuche benedete le podea
aver fat par… eser “SANTE”!

 
 

 

PoetaMatusèl legge
MARMELATA DE ZHUCA

 
 

Il giovanissimo PoetaMatusèl, allora Guidino, con ‘nona Gusta’- anni ’50

 

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NETTUNINI … e non!

 

 

Vittorio recita avvincenti menù,
poetiche litanie in altre lingue.

Nettuno non ci accoglie col tridente,
ma una forchetta… per la pasta al dente!

Dona è un dono per il suo grande uomo
e per miti tartarughe nel bosco.

Ugo patisce poetiche pene:
è un deus-ex-machina, onnipresente!

Enrico somiglia un fachiro indiano,
appollaiato su un trespolo hi-tech.

Stefano cerca nascosti sentieri,
nei bui anfratti di un mondo-mistero.

Orietta, mitica, dolce guerriera,
conquista il mondo nel suo fuoristrada.

Diana, divinità, ma non di caccia,
però, forse, di qualche setta indiana?

Laura è l’aura, l’arietta di una sera,
che ci rinfresca, eppure scalda il cuore.

Dina e Tanya fanno i compiti in spiaggia,
donano amicizia e versi liberi.

L’assessore tiene tutti per mano,
oggi è lui il nostro grande ciambellano.

Anna sorride sempre mentre abbronza
ulteriormente l’impudico ventre.

Ivana incalza, microfono in mano,
un caronte per poeti adagiati!

Dante, che disturba mentre chiacchiera,
è zittito dall’ultimo arrivato…

Leveque contesta veementi poetesse,
per questioni imbrogliate, semantiche.

Iago, fin troppo bello, incravattato,
non trova Roderighi da fregare…

Giulia vi sembra un pavido uccelletto?
Esce fumo dalle nari anellate!

Claudia sul palco è un’artista da saloon,
o una dolce divinità dei boschi.

E la Poesia ci prende come un mare,
di Charles, ma senza chances per un ritorno…

E io? Vi scrivo questi parchi versi,
sia pur senza ornamenti per le genti!

 

 

 

 

* YouTube *

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COSTA BEPPE: PRESENTE!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Vecchio amico,

eppure a me

noto da poco,

avrei saputo trovarti

anche al buio:

seguendo la voce,

già nota al mio cuore

nei versi.

 

Avrei potuto

per ore ascoltarti

liberare parole nel

sapido buio,

bianche colombe

da gabbie dorate!

 

Ma è meglio lasciare

qualcosa per dopo,

come dire, un dessert?

per la prossima volta,

quando che sia…

 

Assueta vilescunt!

 

 

 

 

 

 

 

 

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http://www.youtube.com/watch?v=yOjUrs27Cfk

 

 

“Assueta vilescunt” = Le cose (troppo) consuete perdono il loro valore.

 

 

 

 

 

 

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