FAST FOOD, VIA BAFILE

 

 

Accavalli le gambe
e sembri … quasi perfetta,
mentre ti gusti
il kebab e la koka.

Tuo marito è immerso
soltanto in se stesso,
come tutti i maschietti
che si rispettino, oggi.
Non vede che sei bella!

Poi mi cade l’occhio,
nemmeno tu sei
del tutto perfetta:
male tornito, troppo
diritto il profilo interno
del tuo polpaccio…

 

 

 

@UDIO * PoetaMatusèl legge FAST FOOD, VIA BAFILE

 

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NOSTALGIA DI BICICLETTE

 

 

A Marìka

 

Che belle le ragazze
in bicicletta,
le gonne che volteggiano
nel vuoto dell’aria
di salsedine condita,
bandiere di montagna
che svolazzano
dove i gracchi lassù
ricamano le nuvole!

 

Giovani donne ormai,
che già sanno quasi tutto,
di una vita che sarà
di amore e pianto,
mentre cicale che
non tacciono la sera
lente scandiscono
di ruote il giravolta…

 

Ma sulle bici in volo
manchi proprio solo
TU!

 

 

 

AUDIO * FILE * AUDIO PoetaMatusèl legge
NOSTALGIA DI BICICLETTE

 
 
 

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LISA DAGLI OCCHI BLU / MY BLUE-EYED LISA

 

LISA DAGLI OCCHI BLU

Capita, di tanto in tanto, che una donna
confonda piacevolmente i miei pensieri
e io mi trovi a fotografare una luna
sopra un mare risolutamente sereno.

Ti aspettavo, senza nemmeno saperlo,
da molto tempo e adesso, all’improvviso,
sei arrivata, senza né annunci né trombe,
a scompigliare l’ordine sparso dei sogni.

 

MY BLUE-EYED LISA

It happens, now and then, that a woman
pleasantly confuses all my thoughts,
and I end up photographing a moon
over a sea that is resolutely serene.

Unawares, I had been waiting for you
for a long time, and suddenly now
you turn up, without warning or fanfares,
to upset the random order of my dreams.

 

AUDIO * FILE * AUDIOPoetaMatusèl legge:
LISA DAGLI OCCHI BLU

 

* LINK *Mario Tessuto canta “Lisa dagli occhi blu” (1969)

 

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SOLITUDINE DI CASOLARI

Casolari vuoti e tristi
in mezzo alla campagna,
dove gli alberi ormai
la fanno da padroni,
ricordano acquerelli
che andrebbero dipinti.

Sopra i pioppi ingialliti,
in fondo alla pianura,
i monti i monti miei
ammiccano bianchi
di luccicanti nevi
e parlano di altri
progetti non finiti.

Continua questa vita,
un mero susseguirsi
di cose già iniziate
e poi mai portate
a termine, mai mai.

Così anche tu resti
una poesia rimasta
nella penna, un canto
mai uscito dalla bocca,
sinfonia improbabile,
bellissima, eppure
senza orchestrazione.

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PERSO NEI TUOI VERSI

Questa giornata ha un solo vero senso:
era iniziata come un giorno insulso,
ma il mio cuore, già trepido, sussulta
all’accenno dei tuoi sapidi versi!

Scrivi di un quotidiano che conosco,
che – donna – vedi con occhi diversi;
mi decodifichi arcani segreti e
tergi con diafana mano finestre.

Ti mostri nuda in tutta bellezza
e io scruto dentro i tuoi occhi persi,
ma poi, discreto, distolgo lo sguardo,
riconoscente che tu sia – sorella?

 
 
 
 

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