PARADISO, NON PER CASO

 

 

(Un valzer veloce)

 

Nel turbinio di un frenetico valzer,
i tuoi capelli accarezzano il mio viso;
la lunga gonna pattina sulla pista,
le verdi dita si intrecciano alle mie.

Rit.    E tu non sai che cosa io non avrei dato
(bis)   per scivolare con te sul talco più a lungo…

Sento il sudore caldo sulla tua schiena,
ma le braccia sono chiare bucce di mela;
sento le tue ginocchia fra le mie gambe
e le tue labbra sono promesse di baci.

Rit.    E tu non sai che cosa io non avrei dato
(bis)   per scivolare con te sul talco più a lungo…

Biondissime ballerine, formose cantanti
mi distraggono ben poco dai tuoi occhi,
che divertiti e felici a volte mi scrutano
con un abbozzo di rimprovero bonario.

Rit.    E tu non sai che cosa io non avrei dato
(tris)   per scivolare con te sul talco più a lungo…

 
 

 

 

AUDIO * FILE * AUDIO PoetaMatusèl legge
PARADISO, NON PER CASO

 
 
 

  

Prezioso Visitatore che mi leggi, un breve commento, anche solo un saluto, non ti costa che un piccolissimo sforzo, però farà un enorme piacere a me, quando lo leggerò! Grazie di cuore!!   :O)

 

Copyright © 2013-2017 Guido Comin PoetaMatusèl – Belluno, Italy. All rights reserved.

 

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FOLLIA FRA I FRUTTETI TRENTINI

 

 

“dàime la man, putèla, compàgna ‘l mè sintér
gh’è i zirési ‘n pel pu pàlidi, i se strùssia armelinàri
e tut i fiori ‘ntorn i ‘ndòra ‘l bosch che sbògia …”
  *
Diaolin Giuliano Natali

 

Ti ho cercata in mezzo ad immensi campi di ravizzone,
ma ho trovato solo un giallissimo e assordante silenzio.
Tutto è silenzio da tempo, sentenziava già l’amico Amleto.
Nuvole solo imbastite, che ricuciono guizzi di rondini;
pensieri neri di disoccupazione, falliti che si impiccano;
governi non fattibili, panico, allarme per cassa integrazione.
Poesie trentine svegliano alcune coscienze semi-assopite,
ma gli Italioti intanto gustano lunghi torpori demelliani,
perfetti per assaporare sino all’ultimo istante un aprile.
Alla deriva ormai la barca, mi è scivolata dalla mia fredda
mano la mano diafana che mi porgevi, ma io non capivo.
Avrei dovuto essere più intelligente e più umile, forse,
magari avrei potuto affidarla, quella tua tenue manina,
alla carezza di quei ciliegi, un pelo più pallidi, di Giuliano …

 

 

 

AUDIO * FILE * AUDIOPoetaMatusèl legge:
FOLLIA FRA I FRUTTETI TRENTINI

 
 

(* dammi la mano, ragazza, accompagna il mio sentiero
ci sono i ciliegi pallidi che si strusciano agli albicocchi
e tutti i fiori attorno colorano il bosco che si risveglia …)

 
 

Clicca qui, per leggere ed ascoltare la splendida poesia
dell’amico ‘Diaolin’, alias Giuliano Natali!

 

Da “I Versi dell’Airone”, di Guido Comin PoetaMatusèl
© 2014 Albalibri Editore – All rights reserved

 

 

 

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PAROLE, PAROLE, PAROLE…

 

PsychedEllyC-Artwork-Guido-Comin

 

Parole? Non trovo parole
per dirti la gioia che dai!

Le cerco, ma invano:
le stesse ritornano ormai.

Inseguo parole più belle,
parole più forti, più esatte;

ricerco parole più antiche,
parole, ma non sempre quelle.

Io voglio parole più matte,
parole che tu già non sai…

Vorrei le parole più dolci,
per dirti la gioia che dai!

 

Parole-parole-parole-Artwork-Guido-Comin

 

Copyright © 2013 Guido Comin – Belluno, Italy. All rights reserved.

 

 

 

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VIAGGIO AL TERMINE DI TE

 

Accenno-di-luna-nelle-tenebre-Foto-Guido-Comin

 

Leggo ogni sera Céline* e ti sento
vicina. E non è una questione di
sesso, lo sai bene, si tratta di più,
di più, immensamente di più.

 

Per te e tuo malgrado è cambiata
la Vita da tenebre a splendido giorno.
Potrei ripartirne felice, lasciandola,
sapendo che infine ho amato davvero.

 

Non sarà originale, ma tu certo piaci
come mai prima d’ora altra donna.
Tutto tutto di te fa sognare, attira di te:
dagli occhi di cui ho sbagliato il colore,
alle smorfie di labbra che incantano,
a quei seni scoperti una sera per caso,
alla morbida pelle, che tu dici grassa.

 

Molto più che un amplesso carnale,
conoscenza – se mai fosse – biblica,
è stupendo saperti vicina, vicina davvero,
vicina da dentro, profonda in quest’anima.

 

Forse averti sarebbe un sacrilego gesto,
tu, parte migliore di me, un po’ madre,
un po’ padre, amica, sorella e forse di più.
Desiderio di te si trasforma in saggezza.

 

Io allora ti amo, mi basta, il resto non conta.
Non ti ho né ti avrò, eppure di certo sei mia.
Non è presunzione: nessuno ti avrà mai di più,
solamente perché, Amore Mio inconsapevole,
mai più ti ameranno così, nessuno mai più. Così.

 

Splendido-sole-nel-canale-Foto-Guido-Comin

 

 

* N.d.A. – Céline è Louis-Ferdinand Céline,
nom de plume di Ferdinand Auguste Destouches;
il libro in questione era “Voyage au bout de la nuit”
(Viaggio al termine della notte).

 

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