A Silva
Stasera ti cerco tra nuvole
di panna montata a casaccio,
tra foglie che il vento disperde;
e intanto penso a quei magici
passi tra cani, capre e cavalli.
O ancora ti cerco tra foglie
morte che molto bene conosco
e tra quelle, ancor verdi ma
anche ingiallite, del ginkgo,
che, sacro, fu l’albero nostro,
ormai sconsacrato anche lui.
Oppure ti cerco tra quelle
pochissime foglie rimaste,
assai precarie, su rami secchi.
Però laggiù, oltre il fiume,
dalla parte che fu quella “giusta”
(dove prima era l’Ovest),
il tiepido sole è sparito già.
Troppo tardi per oggi, ma
forse, chissà che domani non
torni e non porti anche Te?
A casa, scopro assassini che,
a tradimento, hanno abbattuto
le miti betulle che dondolavano
liete le molli chiome sotto le
mie altrimenti tristi finestre!
Le betulle che sanno di storie
di scaltre volpi e lesti conigli,
quando chiari di luna eccessivi
tradiscono tutti, nel sapido vento.
Allora ricordo un simile stupro
di sogni di pioppi, da bambino,
quando tutto sembrò perduto,
in quel grigio, mesto mattino;
come sembra anche oggi, eppure ……
PoetaMatusèl legge
TRA PIOPPI, GINKGO E BETULLE
Prezioso Visitatore che mi leggi, un breve commento, anche solo un saluto, non ti costa che un piccolissimo sforzo, però farà un enorme piacere a me, quando lo leggerò! Grazie di cuore!! :O)
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