SENZA NÉ MADRE NÉ TANA

 

 

Cresciuto senza né tana né madre,
il cucciolo ha sempre cercato calore
da mani talvolta sincere ed altre
mere illusioni, esche per trappole
degne di modernissime maghe Circi.

Impavido, ma forse solo in parvenza,
vagabondo, si è però sempre orientato
con la luce di femmine-stelle, che a lui
sembravano fari insperati nel caos …

Ora, il vecchio cagnaccio rognoso
non teme la morte – magari da esca
per inconsapevoli squali imprudenti –
bensì, per la primissima volta, inattesa,
una vita che non ha più un senso vero!

 
 

 

 

PoetaMatusèl legge
SENZA NÉ MADRE NÉ TANA

 
 
 
 

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FIGLIO DI UN CANE

 

 

“Non so quante ne ho amate, / non so quante ne ho avute,
per colpa o per destino / le donne le ho perdute…”

Francesco Guccini

 

Dedicata a me stesso

 

Ho avuto tre madri.
Una alla volta, purtroppo,
a turno, tutte e tre
mi hanno lasciato,
cucciolo in autostrada;

 

da grande, un Chisciotte,
delirante poetucolo
tra i biechi, fumosi
mulini a motore,
mostri ruggenti
assetati di sangue.

 

Eppure resisto, io sì,
sono qua e perfino
il Pizzocco, maledetta
montagna d’infanzia,
è crollato prima di me!

 

Il problema è un altro:
io le adoro, eppure …
le donne le lascio.
O a volte sono loro
che lasciano me –
nuove madri spietate.

 

Ma io ormai le conosco –
le autostrade – e, vecchio
cagnaccio randagio,
un pezzo di pane,
bene o male, lo trovo.
E un caldo giaciglio.

 

Talvolta, perfino carezze!

 

 

 

* LINK * Il testo di Cirano, di Guccini:

 

http://www.canzoni-mp3.net/f/francesco_guccini/canzoni/testo_cirano.htm

 

Da “I Versi dell’Airone”
di Guido Comin PoetaMatusèl
© 2014 Albalibri Editore

 

 

 

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