HAIKU DI (QUASI) PRIMAVERA

 

 

 

Sprazzi di azzurro,

ora attende paziente il

ginkgo biloba.

 

 

 

 

Non basteranno

ringhiere ed inferriate

contro le masse!

 

 

 

 

Partendo, mi ha

solo sfiorato – dito

di divinità.

 

 

 

 

Divertiti tu,

mite animaletto –

prima del gatto!

 

 

 

 

Un palloncino,

prigioniero di nuovo:

pensiero vano.

 

 

 

 

Ultimi tenui

bagliori, crepuscolo –

assenti gli dei!

 

 

 

 

Silenzio vola

sul mio pensiero vacuo –

airone bianco.

 

 

 

 

Mi accorgo di non

essere di me stesso

ombra nemmeno.

 

 

 

 

Limiti? Sono

soltanto quelli che noi

stessi imponiamo!

 

 

 

 

Vorrei davvero

avere una faccia di

tenera pietra.

 

 

 

 

E poi spiccare

l’ultimo, lungo volo,

su ali amare.

 
 
 
 
 
 
 
 

COMMENT

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Copyright © 2015 Guido Comin PoetaMatusèl – Belluno, Italy. All rights reserved.

 

 

 

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DEA EX MACHINA

 

Sandro_Botticelli_-_La_nascita_di_Venere_-_Google_Art_Project_-_edited

 

È festa di arrivo al traguardo:
si parla e si ride, si mangia,
si beve; si ricorda la fatica
– lunga la strada, in salita –
per giungere al pezzo di carta.

 

Poi, d’improvviso, uno sguardo
più dolce compare nel mezzo
della mischia, scruta intorno
tra i visi non noti, benché gai,
sorridenti, simpatici, giovani.

 

Tornano in mente discreti,
quieti sorrisi rinascimentali
e una musica antica che stona
con quella da sagra del bar.
Inattesa, una dea arriva così!

 

Sandro_Botticelli_-_La_nascita_di_Venere_-_Google_Art_Project_-_DETAIL

 

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TUTTI FIGLI DI UN UNICO DIO?

 

 

A tutti i beoni bellunesi
e alle loro belle mogli

 

Nella bettola, solo fumo e bestemmie,
storie d’Africa e forte odore di vino.
‘Non nominare il nome di Dio invano’
è il primo comandamento dimenticato.

 

Eppure ognuno di questi rozzi montanari
ha una donna ancora a casa che lo attende
e a cui lui accenna fra un “porco …” e l’altro.

 

Mi metto nei panni di quella donna,
che forse spera nel non ritorno della bestia,
che se gli gira gliene molla anche un paio.

 

Ma chi può dirlo se davvero sono io,
o sono loro i più vicini a un qualche dio?

 

 

 

 

PoetaMatusel legge
TUTTI FIGLI DI UN UNICO DIO?

 

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CASTA DIVA

 

“Casta diva, che inargenti  /  queste sacre antiche piante,
a noi volgi il bel sembiante,  /  senza nube e senza vel!”

V. Bellini,  F. Romani – “Norma”,  A. 1,   Sc. 4

 

 

Tu sei… troppo bella!!
Bella di dentro, di fuori,
di sopra e di sotto,
di fronte, in profilo,
davanti o di dietro,
tu sei sempre bella!


Se taci se mangi se parli
se balli se leggi se canti
se bevi se sogni se pensi…
Qualunque cosa banale
Tu intraprenda, sei bella!

 

Ma stare con te sarebbe
un’immane catastrofe:
dovrebbe fermarsi la Vita,
restare soltanto a guardare
quanto illimitatamente
BELLA sei tu – e sarai!

 


 

 

 

 

 

Maria Callas canta “Casta Diva”, dalla Norma:

http://www.youtube.com/watch?v=MBW5a77wINQ

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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