QUALCHE LIBBRA DI CARNE DI SCAMBIO

 

 

Ascoltami, perché forse dico un’eresia,
ma io potrei perfino prendere il tuo posto,
cara, su quel maledetto barcone, quel
traghetto col biglietto di sola andata,
quello che va e poi mai più ritorna,
dai monti verso il mare, a precipizio,
come una piena del fiume, inesorabile.
Ma le regole del gioco non contemplano
questa eventualità, insomma dicono che
questa eccezione non si può proprio fare.
Protesto che le regole sono fatte soltanto
per essere infrante, quando davvero occorre.
Ma l’arbitro, imperterrito, insiste di no;
con l’indice per aria, suona il fischietto.
Poi, suonano quel corno, tutti a bordo!
Oggi tocca, Amore, a te salpare l’ancora …

 

 

 

PoetaMatusèl legge
QUALCHE LIBBRA DI CARNE DI SCAMBIO

 

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A PASSEGGIO CON IL DOLORE

 

 

Io sì che potrei prenderti per mano
e con passi sommessi accompagnarti
in lunghe passeggiate accanto ai fossi,
dove vivono erbaspada ed aironi,
dove tremende nutrie alacremente
scavano tane in argini del cuore…

Ascoltarti con pazienza per ore,
mentre mi scarichi addosso Dolore,
che io vorrei davvero, in qualche modo,
perlomeno parzialmente lenire.

Ma il tuo dolore, dolce amica mia,
resta spietatamente solo tuo,
sai, anche perché a me basta già il mio,
anzi, direi proprio che basta e avanza!

 

 

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