VOLPE DAGLI OCCHI VERDI

 

 

Sotto la montagna
e sopra il cimitero
ho scoperto per caso
un piccolo sentiero
(poco più di una traccia)
che porta ad alveari
fra betulle a due e tre,
e voci di cani da caccia,
e poi a una fontana
e un’altra ancora:
due microtempeste
in minuscoli mari.

Da qui la tua tana
non vedo più oramai,
volpacchiotta selvatica,
ma in compenso vedo te –
chiarissima e stupenda,
lunare ma mai lunatica –
ovunque volga gli occhi
tu ci sei, tra gli alberi
e cespugli spogli di questa
nostra nuova leggenda.

E poi quell’altro incendio,
di tramonto glorioso,
che nulla può ripagare;
come il pianto di un bimbo
a cui era fuggito il pallone
tra le case; come impagabile
è un vecchio bosco odoroso;
come davvero insostituibile
sei Tu – con occhi azzurri
o verdi, cosa importa?

 

Accenno di sentiero - Foto Guido Comin PoetaMatusèl

 

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VIAGGIO AL TERMINE DI TE

 

Accenno-di-luna-nelle-tenebre-Foto-Guido-Comin

 

Leggo ogni sera Céline* e ti sento
vicina. E non è una questione di
sesso, lo sai bene, si tratta di più,
di più, immensamente di più.

 

Per te e tuo malgrado è cambiata
la Vita da tenebre a splendido giorno.
Potrei ripartirne felice, lasciandola,
sapendo che infine ho amato davvero.

 

Non sarà originale, ma tu certo piaci
come mai prima d’ora altra donna.
Tutto tutto di te fa sognare, attira di te:
dagli occhi di cui ho sbagliato il colore,
alle smorfie di labbra che incantano,
a quei seni scoperti una sera per caso,
alla morbida pelle, che tu dici grassa.

 

Molto più che un amplesso carnale,
conoscenza – se mai fosse – biblica,
è stupendo saperti vicina, vicina davvero,
vicina da dentro, profonda in quest’anima.

 

Forse averti sarebbe un sacrilego gesto,
tu, parte migliore di me, un po’ madre,
un po’ padre, amica, sorella e forse di più.
Desiderio di te si trasforma in saggezza.

 

Io allora ti amo, mi basta, il resto non conta.
Non ti ho né ti avrò, eppure di certo sei mia.
Non è presunzione: nessuno ti avrà mai di più,
solamente perché, Amore Mio inconsapevole,
mai più ti ameranno così, nessuno mai più. Così.

 

Splendido-sole-nel-canale-Foto-Guido-Comin

 

 

* N.d.A. – Céline è Louis-Ferdinand Céline,
nom de plume di Ferdinand Auguste Destouches;
il libro in questione era “Voyage au bout de la nuit”
(Viaggio al termine della notte).

 

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LAGO DEL NORD

I tuoi occhi sono un verde laghetto
dentro un bosco deciduo danese,
dove mi tuffo in acque freddissime,
costellate appena a sprazzi da ninfee,
ed ogni parte del mio corpo si nutre
della bellezza dei tuoi verdi germogli.

@UDIO * PoetaMatusel legge LAGO DEL NORD * @udio

Foto © Henrik Andersen – Le foto di Henrik Andersen

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