POMERIGGIO DI PIOGGIA IN PROVINCIA

 

 

Questa era un tempo
la casa dei matti
e molti ci stavano
bene, qua dentro;
e in molti si uccisero,
quando un dì fu chiusa.
Ora, tra maledette
scartoffie d’infinite
pratiche burocratiche,
mi domando se non
siano questi automi
acefali, che oggi ancora
percorrono lunghi
corridoi del tutto inutili
(anche in gonnellini etnici),
se non siano questi,
in fondo, i matti più
veramente matti.

 

 

PoetaMatusèl legge
POMERIGGIO DI PIOGGIA IN PROVINCIA

 

Copyright © 2014 Guido Comin PoetaMatusèl – Belluno, Italy. All rights reserved.

 

 

 

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FOLLIA FRA I FRUTTETI TRENTINI

 

 

“dàime la man, putèla, compàgna ‘l mè sintér
gh’è i zirési ‘n pel pu pàlidi, i se strùssia armelinàri
e tut i fiori ‘ntorn i ‘ndòra ‘l bosch che sbògia …”
  *
Diaolin Giuliano Natali

 

Ti ho cercata in mezzo ad immensi campi di ravizzone,
ma ho trovato solo un giallissimo e assordante silenzio.
Tutto è silenzio da tempo, sentenziava già l’amico Amleto.
Nuvole solo imbastite, che ricuciono guizzi di rondini;
pensieri neri di disoccupazione, falliti che si impiccano;
governi non fattibili, panico, allarme per cassa integrazione.
Poesie trentine svegliano alcune coscienze semi-assopite,
ma gli Italioti intanto gustano lunghi torpori demelliani,
perfetti per assaporare sino all’ultimo istante un aprile.
Alla deriva ormai la barca, mi è scivolata dalla mia fredda
mano la mano diafana che mi porgevi, ma io non capivo.
Avrei dovuto essere più intelligente e più umile, forse,
magari avrei potuto affidarla, quella tua tenue manina,
alla carezza di quei ciliegi, un pelo più pallidi, di Giuliano …

 

 

 

AUDIO * FILE * AUDIOPoetaMatusèl legge:
FOLLIA FRA I FRUTTETI TRENTINI

 
 

(* dammi la mano, ragazza, accompagna il mio sentiero
ci sono i ciliegi pallidi che si strusciano agli albicocchi
e tutti i fiori attorno colorano il bosco che si risveglia …)

 
 

Clicca qui, per leggere ed ascoltare la splendida poesia
dell’amico ‘Diaolin’, alias Giuliano Natali!

 

Da “I Versi dell’Airone”, di Guido Comin PoetaMatusèl
© 2014 Albalibri Editore – All rights reserved

 

 

 

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AUTUMN, COME TOO SOON …

 

This much-too-orange moon,
too large, too bright, too cheeky,
that mocks my every movement,
my moods, my very madness…

This cannot be the moon of your
long walks on unknown beaches,
without even a dog, without us both,
the Baltic’s feathers ruffled by the early
breezes of this autumn come too soon.

Oh, no, this has to be my moon alone,
for it is coloured just like dying leaves,
appropriately enough, because this is
the designated season of farewells,

when everything that’s natural will die,
making – like our scant harvest of love –
space for the hopeful flowers of next year.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PRECOCE AUTUNNO * Traduzione (un po’ libera)

del poeta Fiore Leveque

 

Ahi, Luna a buccia cotanto ranciata
Tanto larga, brillante, e ’sì sfacciata!

In berlina metti ogni mio movimento
E umor, e… ogni atto mio ’sì da demente!

Non puoi esser quella tu, in vagar, compagna
’si tanto là ove rena il salso bagna,

Senza un can, senza noi due stretti a Un Cuore,
e arruffa piuma in Baltica brezza Amore,

Ed in precoce tal stagione morente.
Eh, no! Solo mia tu sia luna ardente,

’sì colorata a mo’ di morte foglie,
Ed appropriatamente, dove coglie

Stagion designata per ogni addio
Ogni che torna da Natura a Dio:

… qual, ’sì, ora scarso raccolto d’amore,
qui, ove l’anno che verrà sarà in fiore.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Copyright © 2011 Guido Comin – Belluno, Italy & Fiore Leveque — Anzio (RM), Italy.  All rights reserved.

 

 

 

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INSOLITO DONO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Se un uomo anziano

appena incontrato

ti regala una pietra,

tu lo prendi per pazzo,

oppure capisci che

lui ha capito che,

come lui, anche

tu capisci le pietre?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Copyright © 2011 Guido Comin – Belluno, Italy. All rights reserved.

 

 

 

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L’HANNO APPENA DETTO ALLA TIVÙ …

 

Mimosa-a-Venezia-Foto-Guido-Comin

 

Per Sarah, Yara, Eleonora, Rosa, Sabrina,
Vanessa, Stefania, Gaetana… e tutte le Altre

 
 

Ti chiedo scusa, Sarah, per tuo zio,
(se è vero poi che è stato proprio lui!)
per tutti gli altri maschi maledetti
da ogni divinità che non esiste,
da tutti i santi demoni e da Dio;
uccidono donne e poi le gettano
nei pozzi, quasi fossero immondizia,
come nemmeno un gatto butterei.

 

Questi esseri spregevoli, indegni
del titolo ad honorem di “Uomini”
sono perfino indegni delle bestie,
perché le bestie veraci uccidono
al solo scopo di sopravvivenza.
Dannati maschi uccidono le donne,
poi le fanno a pezzi e non capiscono
che l’Uomo senza Donne non è nulla!

 

Non ci sono dita per nasconderci:
colpevoli lo siamo proprio tutti,
quando ci nascondiamo e non capiamo,
non urliamo nelle piazze VERGOGNA!
perché, tanto … sapete, la notizia
non è che una delle innumerevoli
della più nera cronaca che i media
anche quest’oggi ci propineranno.

 

Tu eri Bellezza e Vita incarnate
e i maschi maledetti della specie
la Vita e la Bellezza paventano
molto di più del diavolo satanico,
di ogni infernale bolgia benedetta,
oppure reincarnazione degradata!!

 

 

 

Copyright © 2010-2013 Guido Comin – Belluno, Italy. All rights reserved.

 

 

 

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