CERCARE, A VOLTE, GIOVA

 

 

A   Gi

 

Mi perdo nel verde suburbano,
dove incontro inattesi percorsi
di alacri formiche, ammirevoli.
E vengo a cercarti per prati e
nel tiepido bosco, ma invano:
oggi, purtroppo, tu non vuoi
esserci, penso, e io che perfino
ho giurato che so pazientare…
Sorride il ranuncolo in giallo,
dando il cambio al tarassaco,
che ormai danza nel grigio tutù.
Rassegnato, poi cerco rifugio
in un baretto da nulla, dimesso,
che gestisce ragazza cinese; lei
sembra una bimba, ma dice di
avere una bimba lei stessa, già di
tre anni compiuti, la sua piccola.
E quei vecchi che giocano a carte
mi riportano indietro alla storica
osteria gestita dai santoli – cari! –
in tempi remoti e pretelevisivi.
Poi, d’improvviso, mentre ancora,
lento, sorseggio il mio cappuccino,
davvero non troppo cinese, allora
(complice forse lo zucchero, o
forse magia della chimica?) Tu,
repentina, ecco, riappari: ci sei!

 

 

 

PoetaMatusèl legge
CERCARE, A VOLTE, GIOVA

 

 

 
 
 
 
 

Prezioso Visitatore che mi leggi, un breve commento, anche solo un saluto, scritto qui sotto – o un ‘Mi Piace’ cliccato – non ti costa che un piccolissimo sforzo, però farà un GRANDE piacere a me, quando lo leggerò! Grazie.   :O)

 

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VARDHA I RADHICI DA PRA’!!

Intant

che mi spète,

i radhici da pra’

(che ancora

no i èra nasésti!)

i ha fat anca

i FIOR!

E i é bèi

anca lori, poaréti,

con tut quel bèl gial

in medo ai

pra’ vért!

Però

te se bèla anca ti

e a mi,

benedeto signor,

te me

piase anca massa!!

 

 

 

@UDIO *** PoetaPazzo legge la poesia:
Vardha i radhici da pra’!!

 

 

 

Qui trovate invece la versione video di questa poesia:
http://www.facebook.com/video/video.php?v=10150227203487549

 

 

 

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