PRIMI GIORNI D’INVERNO

 

 

Di formaggi odora la strada
e di fumo da umidi stecchi,
mentre faccio attenzione
a minirotonde e limiti nuovi.
Barchesse ricordano nonni
cocchieri di conti bastardi,
impietosi con genti e cavalli.
Non mi sono, stamani, svegliato
in forma smagliante (di gola),
così mastico lente speranze:
bestemmie allo zenzero puro.
Soltanto silenzio da te, che non
cogli elette parole, porte come
florilegi di teneri, trepidi fiori.

 

 

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