DAL BORDO DELL’ ABISSO

 

 

Dedicata a Michele,
che con grande coraggio
ha deciso di andarsene

 

Mi muovo ogni giorno sul bordo
di un baratro scuro e profondo,
istigato da orde di vecchi fantasmi
a saltare, a gettarmici dentro.
A convincermi a fare quei due
salvifici passi indietro, ogni volta,
è lo stesso sorriso, che amorevole
mi rimprovera, eppure mi sprona
ancora a ridare battaglia contro mille
mulini più veri di tutti i romanzi.
Allora ti desti, Chisciotte, da sogni
chimerici, ritorna la grinta di sempre,
ritorna il coraggio, la voglia forte
di riprenderti in mano la Vita: un
atto dovuto a tutti coloro che credono
in te; un atto dovuto a chi, senza scelta,
oppure avendo deciso con lucidità,
oggi non può fare altro che… morire!

 

 

 

 

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DAL BORDO DELL’ABISSO

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Prezioso Visitatore che mi leggi, un breve commento, anche solo un saluto, non ti costa che un piccolissimo sforzo, però farà un enorme piacere a me, quando lo leggerò! Grazie di cuore!!   :O)

 

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4 commenti su “DAL BORDO DELL’ ABISSO

  1. silva ha detto:

    Decisamente forte e maledettamente vera.

  2. PoetaMatusèl ha detto:

    Ho saputo di Michele solo oggi, la poesia l’avevo già scritta nella notte, ma ho voluto dedicarla a Lui. Mi ha colpito molto, anzi, sconvolto la lettera di addio di questo splendido ragazzo, che potete leggere qui:

    http://www.huffingtonpost.it/2017/02/07/lettera-precario-suicida_n_14634010.html?ncid=engmodushpmg00000003

    • PoetaMatusèl ha detto:

      Anche se molto secondario rispetto alla vicenda di Michele, per i musicofili aggiungo che il brano è un pezzo della Symphonie fantastique, Op.14, N.5, “Songe d’une nuit de Sabbat”, di Hector Berlioz.

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